Quando fare una biopsia per la diagnosi di cancro della prostata? Come leggere e interpretare i risultati? Perché e quando fare una risonanza o altri tipi di indagini? Proviamo ad esaminare insieme le diverse strade possibili.
Il microbioma può offrire un nuovo punto di vista sul cancro alla prostata? Sì secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Microbiology.
In quali situazioni il medico può richiedere degli esami per valutare la salute della prostata? Quali sono i test più usati per diagnosticare il cancro alla prostata? Cosa significano i risultati? Proviamo a vedere insieme i primi step della diagnosi.
'EpiCaPture': un nuovo test sviluppato dallo University College di Dublino che utilizza l’urina per rilevare il cancro alla prostata. I risultati sono riportati su JCO Precision Oncology, rivista dell’American Society of Clinical Oncology.
I dati di uno studio internazionale, presentato in occasione del Congresso dell’American Association for Cancer Research (AACR), mostrano i tassi di incidenza e mortalità per cancro alla prostata stabili o in decrescita in diversi paesi del mondo.
I ricercatori spiegano i vantaggi di un nuovo test in grado di valutare il rischio di metastasi nel tumore alla prostata in maniera più veloce ed economica: i dati sul The Journal of Molecular Diagnostics.
Il dosaggio dell’antigene prostatico specifico consiste in un prelievo di sangue. Ecco alcune indicazioni utili su come prepararsi all’esame e come interpretare i risultati.